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It’s Circular Forum: l’economia circolare nei Paesi in Via di Sviluppo

Abbiamo partecipato con piacere all’evento “It’s Circular: re-design the future” organizzato dall’Associazione 5 VIE e dedicato alla ricerca di modelli di economia circolare che non siano limitati alla riduzione o azzeramento dei rifiuti, ma che ricomprendano, in una visione unitaria, la matrice profit e no profit definendo business model valoriali.
La giornata di giovedì 1 ottobre si è articolata in tre tavole di discussione, in cui sono intervenuti circa 20 esponenti del mondo imprenditoriale, accademico e culturale al fine di discutere e proporre idee innovative per affrontare le sfide del prossimo futuro e immaginare nuovi modelli di fare impresa.
De-LAB ha aperto la seconda tavola, intitolata “Economia circolare: il fattore digitale e reputazionale quale driver nelle scelte del consumatore,” illustrando come si possa (e si debba) parlare di innovazione ad impatto sociale ed economia circolare anche in Paesi in Via di Sviluppo. Il contributo si è focalizzato nel continente africano, sottolineando come – nonostante l’assenza (a parte qualche Paese virtuoso) di una sensibilità pubblica ed individuale in materia di fine vita dei prodotti, – sia necessario rivolgersi a questa parte del mondo per condividere modelli di business innovativi e sostenibili, che superino l’internazionalizzazione d’impresa per progettare iniziative di profit responsabile e business inclusivo, di cui l’economia circolare è uno strumento. A supporto di questa tesi, è stato presentato KOKONO™, la culla progettata da De-LAB con il coinvolgimento delle comunità locali ugandesi per rispondere a loro specifici bisogni. L’intervento si è concluso con un invito ad imprenditori e consumatori odierni ad agire razionalmente per ridurre al minimo l’impatto ambientale e sociale delle proprie scelte di produzione e di consumo, così da ripensare il proprio “Purpose”, ossia il proprio “posto nel mondo”, che in un momento storico come quello attuale è, davvero, l’unica scelta da fare.
Dopo De-LAB, sono interventi alla seconda tavola di discussione diversi imprenditori: Mirta Barbeschi, Founder di BBS Biblioteca Bilancio Sociale, che si è focalizzata su concetti quali “economia della reputazione” e bilancio di sostenibilità e differenze tra filantropia e sostenibilità aziendale; Giulia Detomati, CEO di InVento Innovation Lab, la quale ha incentrato il suo intervento sul tema delle società benefit e delle B-Corporations, chiarendone le differenze e spiegando i nuovi paradigmi di business previsti dalla normativa italiana, che è all’avanguardia in questo ambito; Imen Boulahrajane, fondatrice di WILL, che ha raccontato come le aziende utilizzino i social media per comunicare i cambiamenti sostenibili ai propri consumatori; Giorgio Mottironi, Co-founder di Ener2crowd, il quale ha precisato come la transizione ad un sistema produttivo e di consumi sostenibile per le nostre vite e per il pianeta si possa ottenere solo con la partecipazione di ciascuno di noi; Giovanni Porro, fondatore di I’m not a robot, che ha introdotto il concetto di brand activism, inteso come la volontà di un brand di interessarsi a quello che succede nel mondo e, se ne necessario, schierarsi apertamente, poiché oggi un brand è rilevante solo se è capace di avere un impatto tangibile sul benessere sia personale che collettivo, se è in grado di innescare un circolo virtuoso che vada oltre il prodotto e di avere un ruolo rilevante nella società; infine, è intervenuto Nicola Zanardi, Founder di HubLab ed ideatore della Milano Digital Week, il quale ha affermato che la sostenibilità è un passaggio di conoscenza alle generazioni future, poiché bisogna dare tutti gli strumenti possibili a chi verrà dopo di noi per muoversi in una complessità ambientale e sociale che è in costante aumento.
È stata senza dubbio una giornata intensa e ricca di nuovi spunti da cui ripartire!
 

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